Sformatino di carciofi e riso

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Carciofo di Albenga. Caratteristiche, peculiarità e ricette che non ti aspetti.

13/03/2023

IL CARCIOFO SPINOSO DI ALBENGA
una delle eccellenze della Liguria dal cuore tenero
Il carciofo spinoso di Albenga, detto anche “Violetto di Albenga“, è una varietà conosciuta fin dai tempi di Napoleone. Nata nel bacino del Mediterraneo, si è poi espansa in tutto il mondo. Insieme alla zucchina trombetta, al pomodoro cuore di bue e all’asparago violetto. La produzione di questo carciofo fa parte delle eccellenze del territorio conosciute come “I 4 di Albenga”. La piana di questo comune è il territorio ideale per questo carciofo che ama i climi miti, anche in inverno, con terreni freschi e ben drenati. L’aspetto è inconfondibile, con foglie verde scuro venate di viola e spine gialle. Simile allo “spinoso di Sardegna”, ha un sapore molto ricercato che bilancia perfettamente il gusto amarognolo a quello dolciastro. Proprio per questa sua caratteristica e per la sua consistenza, si gusta al meglio crudo, possibilmente condito con un filo di olio ligure. Una caratteristica del carciofo di Albenga è che, diversamente da altre varianti, si trova in commercio con il gambo lungo e almeno due foglie complete.

I BENEFICI 

Il carciofo è un ortaggio dall’effetto diuretico, ricco di anti-ossidanti che combattono i radicali liberi e di vitamine, soprattutto di ferro e potassio. È in grado di ridurre il colesterolo cattivo e quindi di giovare al sistema cardio-vascolare, aiuta il corretto funzionamento del fegato e favorisce la digestione. Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che i carciofi sono un naturale protettore contro il cancro, in particolare quello del colon. Sembra che sia da evitare se si soffre di calcoli biliari. Come sempre è preferibile affidarsi ai consigli di un medico per seguire una dieta sana ed equilibrata.

 

COME GUSTARLO

Lo spinoso di Albenga, per il suo sapore dolce e la sua consistenza tenera e allo stesso tempo croccante, dà il meglio di sé mangiato crudo. Proprio per questo, è fondamentale essere sicuri di acquistare dei carciofi freschi. Qualche consiglio: il prodotto deve essere sodo e compatto, di colore brillante e non macchiato. Uno dei modi per mangiarlo crudo è il classico pinzimonio: una preparazione tutta italiana, un rituale semplice quanto apprezzato dove, oltre ai carciofi, potrete aggiungere verdure freschissime da intingere in un’emulsione di olio, succo di limone, sale e pepe versate in una tazzina o in apposite ciotoline. Una curiosità: pare che l’uso del pinzimonio risalga al periodo rinascimentale, quando si usavano le verdure per decorare i piatti nei banchetti dei ricchi signori. Con il tempo ci si accorse che le verdure erano buone da gustare con una salsa di olio e limone e che potevano servire per ripulirsi il palato fra una portata e l’altra. Oltre all’uso a crudo, il carciofo può essere cotto prestandosi alle ricette più diverse: abbinato a riso o pasta, è ottimo con le lasagne. Per chi non ha problemi di linea è sfizioso fritto e ripieno, si può anche gratinare oppure usarlo per deliziose frittate e torte salate. Crudo o più diffuso cotto, il carciofo è davvero versatile e si presta a moltissime ricette, alcune dal gusto che non ti aspetti!

COME PULIRE I CARCIOFI?

Si sa, trovare alcuni ortaggi già puliti è molto comodo. Ma se vogliamo risparmiare, anche comprare le verdure da pulire aiuta nel bilancio familiare. Se avete paura di sporcarvi le mani, potete usare dei guanti e procedere così: tagliare il gambo a circa un centimetro dal cuore, tagliare la punta ed eliminare le foglie esterne. Pelare e tornire il gambo, tagliare l’ortaggio a metà ed eliminare l’eventuale barba all’interno.