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Il 25 ottobre è il Pasta Day: tutte le curiosità sul piatto più amato dagli italiani

24/10/2022

La pasta è il simbolo della nostra penisola. Esportata in tutto il mondo, di vari formati e condita in molteplici maniere. E’ ciò che più contraddistingue il Bel Paese ed è, senza alcun dubbio, l’elemento cardine della nostra tradizione culinaria. Un vero e proprio must che sulle nostre tavole non può mai mancare, non solo per il gusto ma anche e soprattutto per la nostra salute.

INFINITE VARIETÀ DI PASTA

Di tipi di pasta ne esistono quasi un’infinità. Dalle tipologie più conosciute in commercio a quelle più particolari a seconda della regione o del territorio in cui vi trovate. La pasta solitamente varia per forma, tipologia di farina utilizzata, metodo di preparazione (fresca o secca), metodo di cottura (asciutta o in brodo) e presenza o meno dell’uovo nell’impasto.

Ovviamente, ciascuna tipologia è spesso collegata alla sua preparazione tipo, associata alla consistenza o alla capacità di trattenere il condimento. Anche se la pasta, proprio per la sua virtù di poter essere accostata a qualsiasi cosa, si presta ad essere il cibo versatile per eccellenza in grado di soddisfare appieno i gusti del suo futuro assaggiatore. Che si tratti di un sugo vegetariano, di un condimento semplice oppure ricco, si sposa egregiamente davvero con tutto.

La principale distinzione riguarda la sua forma. Esistono le paste lunghe, come le trenette, le linguine o le fettuccine. La pasta corta come le penne, i rigatoni, le pipette o le farfalle. La pasta a nido come le tagliatelle. E la pasta ripiena come gli agnolotti, i ravioli o i tortelli. Della pasta lunga poi ne esistono vari formati che la classificano per spessore, come nel caso degli spaghetti, o per larghezza, come nel caso delle tagliatelle. La pasta corta, invece, può essere liscia oppure rigata.

E la farina?

Oggi oltre alla pasta bianca tradizionale, derivata dalla lavorazione di semola o semolato di grano duro e acqua, spopola la pasta integrale confezionata con farina di grano duro e cruschello, in grado di rendere la pasta ad alto contenuto di fibre e sostanze nutrienti. La farina di grano tenero viene utilizzata, invece, per la produzione di pasta fresca, così come l’uovo. Ma non finisce qui! L’universo della pasta, in costante espansione, ha raggiunto una nuova tappa. Le ultime novità riguardano infatti la pasta fatta con farine di legumi, partendo dalla farina piselli verdi arrivando a quella di ceci o lenticchie… da provare!

LA PASTA INTEGRALE

Si può dire con certezza che la pasta integrale sia ormai entrata nelle case degli italiani a pieno titolo. Se infatti inizialmente questa pasta dall’aspetto scuro e di granatura più spessa rispetto alla pasta più conosciuta veniva vista con curiosità, ora l’integrale è immancabile nelle dispense d’Italia. Buona, adatta a chi butta un occhio alla linea e sanagrazie all’alto contenuto di fibre, la pasta integrale si sposa alla perfezione con tutti i sughi.

La pasta integrale si ottiene dalla lavorazione della semola integrale, per l’appunto. Ciò significa che nella farina integrale sono presenti tutte le parti del chicco che solitamente vengono scartate nella lavorazione della semola bianca ma che, non per questo, sono da considerarsi come dannose o meno salutari, anzi! Le componenti del chicco che restano, ovvero la crusca e il germe, contengono dei nutrienti molto importanti per l’organismo e sono ricche di sostanze nutritive. La pasta integrale, infatti, contiene vitamine, sali minerali e fibre, rallenta l’assorbimento dei carboidrati contribuendo ad aumentare il senso di sazietà e favorisce il regolare funzionamento dell’intestino. Ideale con un condimento a base di verdure e olio d’oliva, perfetta per stupire gli ospiti in una combo di salute e creatività.

 

LA PASTA TRADIZIONALE

Elemento cardine della dieta mediterranea, la pasta si trova alla base di questo regime alimentare. La dieta che caratterizza da sempre le abitudini culinarie degli italiani è infatti uno stile alimentare che si basa in prevalenza sul consumo di alimenti di origine vegetale, come cereali e derivati, legumi, frutta, verdura e olio extravergine di oliva. E su un consumo moderato di prodotti di origine animale come la carne, il pesce e i latticini. Alla base troviamo, oltre alla frutta e la verdura, proprio la pasta.

È sbagliato quindi pensare che questo alimento, visto l’apporto di carboidrati, possa considerarsi un cibo calorico. È, anzi, il contrario. Se abbinato a un condimento equilibrato, alle giuste proporzioni e ad uno stile di vita che predilige la non sedentarietà, la pasta è un pasto principale eccezionale da consumare tutti i giorni, dagli zuccheri di facile assorbimento (e smaltimento) e dai bassi indici calorici. Non a caso, da oltre cinquant’anni, la dieta mediterranea rimane tra le diete che, associate a uno stile di vita sano, influiscono senza alcun dubbio positivamente e in maniera completa sulla nostra salute.

PROPRIETÀ E BENEFICI

Perché la pasta può essere considerata la nostra alleata numero uno in termini alimentari? Innanzitutto, ha un grande potere saziante e questo, a differenza del pane, ci spinge a mangiarne meno. Con un piatto di pasta infatti ci sentiamo già completi, e il nostro pasto può dichiararsi terminato. Attenzione al condimento e alla quantità: un pasto a base di pasta può essere già completo a partire da 80 grammi.

La pasta poi, oltre a sali minerali e fibre, contiene le vitamine del gruppo B, specialmente la B1, ideale per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Curiosità è quella che riguarda l’amido contenuto nella pasta. Esso infatti è in grado di liberare il glucosio il quale favorisce a sua volta la sintesi della serotonina, neurotrasmettitore responsabile del benessere e della felicità.

La pasta, inoltre, in virtù del suo essere facilmente digeribile ed assimilabile, riesce a fornire una dose di energiaspendibile immediatamente da parte dell’organismo garantendoci carica ed efficienza in pronta consegna. Contiene poco sodio e ha un indice glicemico basso, ideale per il corretto funzionamento cardiovascolare. Ha un ridotto contenuto di grassi ma alto contenuto di potassio, ideale per muscoli e articolazioni. Che sia abbinato a un sugo ricco per celebrare e festeggiare o che resti “in bianco”, la pasta è realmente un piatto delizioso, ricco e salutare, di cui non si può fare a meno.

 

PERCHÉ LASCIARE LA PASTA AL DENTE?

La pasta tenuta al dente deve essere masticata più a lungo. Questo comporta una maggiore uscita dalle ghiandole salivari dei succhi contenenti l’enzima in grado di agire sugli amidi della pasta, riducendoli a strutture meno complesse e facilitando la digestione. A questo si aggiunge la sensazione di sazietà, diminuendo la voglia di snack o di altro cibo dopo il pasto.

 

QUANTA PASTA BUTTARE A TESTA?

Esiste un quantitativo ideale di pasta sulla bilancia a testa? Sicuramente le dosi variano da quanta fame abbiamo, ma un buon schema da tenere a mente può essere questo: 100 grammi a persona se si tratta di un piatto unico; 80-90 grammi se il menù prevede 2/3 portate; 60-70 grammi se il menu prevede più di 3 portate.