
Buone Tradizioni
Il tè delle 5: la tradizione inglese da replicare in Italia
Il rito del tè delle cinque è un’usanza britannica diffusa ormai in tutto il mondo. Le sue origini risalgono alla metà dell’800, quando la Duchessa di Beldford, dama di corte della Regina Vittoria, sentendo un certo languore fra il pranzo e la cena, prese l’abitudine, a metà pomeriggio, di bere il tè mangiando qualche stuzzichino per spezzare la fame. Da allora molte cose sono cambiate, soprattutto perché è diventata una pratica non solo regale ma di tutti i ceti sociali e poi perché ha attraversato la Manica ed è arrivata in molti altri paesi, compresa l’Italia. Esistono infatti molte eleganti sale da tè che ripropongono miscele sofisticate servite in ricercate tazze di porcellana con specialità sia dolci che salate, come da tradizione inglese.
Volete provare a celebrare il tè delle cinque anche a casa?
Se si organizza un momento conviviale con amici o parenti non occorre seguire le rigide regole del galateo, ma procedere con qualche accortezza può essere l’occasione per creare una calda atmosfera british style! Occorrono: teiera, tazze, piattini, lattiera e zuccheriera, non necessariamente coordinati, basta scegliere dei colori che si abbinino al meglio tra loro. Serviranno, poi, cucchiaini, forchettine e almeno un coltello. Meglio evitare la plastica, oltre a non essere eco-sostenibile, tradirebbe la tradizione inglese che privilegia porcellana, abbinata a lino, organza o cotone. Per il cibo si possono usare dei piatti da portata, oppure delle alzatine dove disporre tutto senza dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte.
Come si prepara il tè
Per preparare un buon tè occorre seguire qualche semplice regola. Innanzitutto usare dell’acqua fredda che deve essere scaldata senza portarla a ebollizione. Sarebbe preferibile utilizzare tè in foglie, ma nessuno di noi si scandalizzerà vedendo qualche bustina soprattutto se sarà disposta in una bella scatola di legno. Latte o limone? Qualche purista potrebbe rispondere: nessuno dei due per assaporare meglio il gusto. Però la tradizione di mettere un goccio di latteprima di versare la bevanda, sembra sia legata al fatto che in questo modo non si macchia la porcellana. Il limone, invece, dovrebbe essere evitato perché annulla tutte le proprietà benefiche del tè. Per quanto riguarda lo zucchero sarebbero da preferire le zollette, anche se negli ultimi anni hanno preso campo i cristalli di zucchero che spesso si trovano in forme diverse, anche su bastoncini molto coreografici per abbellire la tavola.
Con cosa si accompagna, nella tradizione inglese, questa bevanda?
Si spazia dal dolce al salato, anche in base ai gusti di chi ospita e dei commensali, ma la tradizione indica come una delle specialità che non può mancare gli “scones”, piccoli panini a base di burro dal gusto neutro che possono essere farciti sia con ingredienti dolci che salati come marmellata, miele o formaggio spalmabile. Per il salato è consigliato preparare dei piccoli panini con salmone, prosciutto, uova o formaggio, tramezzini oppure dei muffin salati. Per i dolci ampio spazio alle torte e ai pasticcini. Per andare incontro a tutti i gusti, per i dolci si possono scegliere quelli asciutti come il plumcake, ma anche quelli con creme e marmellate come le crostate. Anche cupcakes e muffin di vari gusti faranno bella figura sulle vostre alzatine. Biscotti al burro e frolle semplici, ma anche frollini al cioccolato, lingue di gatto, meringhe o madeleines saranno apprezzatissimi.
UN CONSIGLIO
Bere tè è un ottimo modo di mantenersi idratati, soprattutto nella stagione invernale. Potete scegliere di berlo anche senza accompagnarlo agli stuzzichini, ma solo come una valida alternativa all’acqua.